venerdì 11 aprile 2008

Istruzioni per l'uso...

Un piccolo inserto per chi, come quelli che cercano spesso su google “imparare la supercazzola” e simili, vogliono appunto imparare ad usarla.

Primo consiglio: scaricate gli audio dei film “Amici Miei” che trovate nell’elenco dei link qui a fianco; imparateveli bene e se volete potete trovare anche i testi smanettando un po’ su google. Meglio però se riuscite a rimediare i film, meglio se in modo corretto, acquistando il mitico cofanetto con 3 dvd “Amici Miei” Atto I, II, e III.

Secondo consiglio: esercitatevi con amici e conoscenti cercando di non ridere e non incartarvi, tenendo sempre il discorso come se avesse un senso, anche se in realtà non ce l’ha.

Corollario del secondo consiglio: per tenere il discorso scorrevole guardatevi in giro e piazzate delle parole riguardanti oggetti che ci sono intorno a voi

Secondo corollario: usate molti connettivi logici in modo da rendere la parlantina più realistica possibile.

Terzo consiglio o consiglio superfluo: inventate e usate, se volete, nuove parole per la supercazzola, oppure cercate parole italiane molto antiche o molto in disuso, come in effetti sono quelle della supercazzola; queste sono abbastanza utili.

Quarto consiglio: per usare la supercazzola dovete avere prontezza di risposta, magari introducendo il discorso in supercazzola con alcune parole che sentirete negli audio come “Ah, interessante!” oppure “No, mi scusi, dica lei” o anche “Ma che fa?”

Consiglio quinto e ultimo: attenti, le supercazzole possono provocare figuracce, se ne iniziate una la dovete finire, nel caso steste perdendo nella discussione andatevene lasciando alle spalle l’insuccesso, comunque facendo credere all’altro di essere arrabbiati perchè lui non è riuscito a capirvi; per quello consiglio di limitarsi a farle con i conoscenti, non con estranei; a meno che non siate tra amici di cui due o tre sanno fare la supercazzola oppure a meno che non sia straniera l’altra persona (con i cinesi che servono nei ristoranti è spassosissimo :D)
Tratto da: http://darionescu.wordpress.com

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